Cinque il laghi più grandi e una miriade di altri laghi (circa 80) tra piccoli e alpini delle Alte Vie.
Lungo le sponde dei più grandi riminiscenze di un passato non tanto remoto tra 19° e 20° secolo hanno lasciato tracce di una borghesia che amava trascorrere il tempo libero al bordo di essi, tra una ricchezza rurale ormai in assoluto declino e il lento ondeggiare delle acque. Architetture e opulenza di altri tempi lasciano spazio ad una natura prorompente e paesaggi incorniciati dai profili montuosi e sottili nebbie.
Lago di Como e Garda spiccano per indice di gradimento da parte di visitatori internazionali ed intercontinentali proprio per il ritmo lento e una dimensione che attraversa il tempo di questi antichi invasi, ma anche Lago Maggiore e il più piccolo Iseo come pure la porzione italiana del Lago di Lugano non sono da meno.
Tra i piccoli gioielli regionali hanno maggior rilevanza il Lago di Endine nella Val Cavallina e il Lago di Pusiano nella Valle del Lambro.
Borghi storici, romanici o medievali sorgono sulle sponde di diversi di essi: un patrimonio storico, artistico e culturale che va ben valorizzato e protetto in un contesto naturalistico che non ha eguali al mondo.